Controlli biometrici negli aeroporti UE da ottobre: cosa cambia

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4 Settembre 2025, di Barbara Weisz

Conto alla rovescia per il nuovo rilevamento biometrico alle frontiere UE , che debutta a ottobre e sarà implementato progressivamente nel giro di sei mesi.

Il nuovo sistema si chiama Entry/Exit System (EES), raccoglie dati come impronte digitali e immagini facciali e consente la registrazione digitale di dati di riconoscimento dei cittadini di paesi terzi che entrano nella UE e consente di identificare automaticamente coloro che non escono alla scadenza del visto.

Dati biometrici per il rilascio del visto UE

Gli obiettivi di questa nuova metodologia di controllo alle frontiere sono riconducibili alla lotta al crimine organizzato e al contrasto all’immigrazione clandestina. I dati biometrici, conservati per tre anni, sono raccolti in modo differenziato a seconda del tipo di visto che il cittadino di un paese terzo esibisce alla frontiera. Per un visto di breve durata vengono raccolti i dati facciali (le impronte digitali sono comunque già registrate per il rilascio del visto). Nel caso di un visto più lungo, il sistema oltre all’immagine facciale registra anche quattro impronte digitali.

Sul portale della Commissione UE viene sottolineato che il sistema ESS soddisfa i più elevati standard di protezione dati e privacy, garantendo che i dati personali dei viaggiatori rimangano protetti e sicuri. In realtà non mancano i dubbi e le critiche relativi alla protezione della privacy e alla compatibilità con diritti fondamentali.

Controlli veloci alle frontiere con passaporto biometrico

Bruxelles ha stabilito che il sistema EES debutterà alle frontiere il 12 ottobre ed entro i sei mesi successivi dovrebbe essere completata l’implementazione in tutti i punti di accesso all’Unione Europea. La Commissione, insieme all’Agenzia dell’Unione europea per la gestione operativa dei sistemi IT su larga scala nello spazio di libertà, sicurezza e giustizia (EU-LISA), continuerà a collaborare strettamente con i paesi europei che utilizzano l’EES per garantire un’adozione fluida del sistema. Sono previste campagne informative e attività di sensibilizzazione ai valichi di frontiera, compresi gli aeroporti dei paesi europei che utilizzano l’EESU, nonché presso i consolati dei paesi terzi.

Gli Stati Membri possono decidere di automatizzare il processo di identificazione tramite dati biometrici, istituendo controlli fai-da-te per le persone fornite di passaporto biometrico. Chi attraversa la frontiera con un passaporto tradizionale non può utilizzare i controlli automatizzati.

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